
Made in Italy
Composizione: 26% Lana – 24% Lino – 38% Cotone – 12% Viscosa
Fine del XV secolo - Museo di Cluny, Parigi
La serie degli arazzi “Dama con Unicorno” è celebre in tutto il mondo per il misterioso fascino ed il mito legato alla leggenda che l’ha ispirato. Tessuti secondo alcuni esperti a Tournai, secondo altri a Bruxelles, rappresentano ancora oggi un enigma poiché non esistono documenti che provino realmente la loro origine.
La serie comprende sei arazzi, tutti con lo sfondo millefleurs rosso, di cui cinque rappresentano un’allegoria dei cinque sensi: il gusto, la vista, l’odorato, il tatto e l’udito. Il sesto, su cui è leggibile la scritta “A mon seul désir” riportata su una tenda, è di più difficile interpretazione.
Su ogni arazzo la dama, in compagnia di un’ancella, è rappresentata in un giardino fiorito tra un leone, simbolo della cavalleria, ed un unicorno, simbolo dell’incorruttibilità della magistratura.
La figura dell’ancella non compare nei due arazzi in cui l’atteggiamento tra la dama e l’unicorno diventa più intimo e familiare: ne “La vista” la dama appare seduta con le zampe dell’unicorno in grembo, ne “Il tatto” la dama ne accarezza il corno.
Gli stendardi e gli scudi portano verosimilmente l’emblema di Jean Le Viste, magistrato lionese di alto rango, che avrebbe fatto tessere i sei arazzi per il matrimonio della figlia Claude Le Viste con Jean Chabanne de Venderesse verso il 1510.
La serie degli arazzi “Dama con Unicorno” è ricca di simbolismi ed allegorie. Tra i tanti,
ad esempio, le quattro piante raffigurate rappresentano le stagioni dell’anno e i punti
cardinali: la quercia simboleggia l’estate e il settentrione, il pino l’autunno e il meridione,
l’agrifoglio l’inverno e l’occidente, l’arancio la primavera e l’oriente.